Artroscopia anca e ginocchio

L’artroscopia: diagnosi e trattamento

L’artroscopia è all’origine una metodologia diagnostica, fatta per visualizzare l’interno di un’articolazione tramite l’introduzione di una videocamera.

Ginocchio sano	Ginocchio sinoviale infiammatoria	Ginocchio condropatia grado II/III	Ginocchio condropatia grado IV	Artroscopia anca

Utilizzata ai suoi inizi dai reumatologi, è stata rapidamente adottata, sotto l’impulso del giapponese Watanabe negli anni 60, dai chirurghi ortopedici: per osservare ma anche per curare, con tecniche mini-invasive.

Oggi l’artroscopia è una chirurgia percutanea dell’articolazione (micro-incisioni senza danno muscolare), per la quale viene utilizzata la fibra ottica collegata ad una telecamera.

L’artroscopia del ginocchio

A livello del ginocchio, la chirurgia artroscopica del legamento crociato anteriore o dei menischi è molto conosciuta.

Si tratta di una chirurgia poco invasiva, con micro-incisione che permette l’introduzione di canule, fibra ottica, pinze e "rasoio motorizzato".

In caso di lesione minore dei menischi esistono possibilità di sutura della fibro-cartilagine; quando la lesione è più importante, si procede con una regolarizzazione del menisco togliendo a minima la parte lesionata.

È molto importante essere il più conservativi possibile, perché i menischi sono una delle componente essenziale per la cinetica del ginocchio: la loro conformazione e la loro possibilità di deformazione elastica permettono aii condili femorali di slittare e ruotare sugli piatti tibiali durante i movimenti di flessione/estensione/rotazione.

Per quanto riguardo le lesioni post-distorsione grave con, in particolare, rottura anche parziale del legamento crociato anteriore, le suture immediate non hanno generalmente un buon esito, a causa della scarsa vascolarizzazione dei legamenti. Sono più frequente le plastie legamentose, con tendini minori prelevati sul ginocchio che serviranno da tutore per la recolonizzazione del legamento crociato.

Questa chirurgia si effettua normalmente in day hospital senza pernottamento. L’autonomia funzionale di base è effettiva dal 21esimo giorno postoperatorio, la guida è autorizzata dopo il 45esimo gg.

L’attività sportiva può essere ripresa in modo progressivo dopo il sesto mese.

Artroscopia ginocchio	Resezione menisco con pinza	Resezione menisco con rasoio	Sutura del menisco	Plastica del legamento

L’artroscopia di anca

Al livello dell’anca, si tratta di una tecnica mininvasiva di esplorazione dell’articolazione coxo-femorale, più recente e poco diffusa, ma in costante progressione: il suo campo di applicazione si amplia sempre di più.

Il continuo perfezionamento di questa tecnica chirurgica permette di essere sempre più conservatori.

Qualsiasi indicazione di artroscopia di anca, deve prima essere documentata con radiografie, risonanza magnetica e artroTAC.

La sua realizzazione comporta 2 tempi:

• il primo è l’esplorazione della parte periferica dell’anca che comprende il collo femorale, una parte della testa femorale e del labrum;
• nel secondo tempo (dove è necessaria una messo in trazione dell’arto inferiore) si può accedere alla parte centrale dell’anca che comporta la cavità acetabolare, la testa femorale, la parte articolare del labrum in continuità con con la cartilagine cotiloidea e il legamento rotondo.

Il tempo di trazione deve essere il più breve possibile, perché può essere responsabile di complicanze neurologiche sensitive (normalmente transitorie).

Le patologie che possono essere trattate con l’artroscopia di anca sono:

• i conflitti femore acetabolo,
• le lesione del labrum,
• le patologie della sinovia,
• le tendiniti e più particolarmente quelle dei flessori dell'anca,
• i corpi mobili intra articolari.

Anca artroscopia lesione del Labrum	Sutura