La revisione di una protesi di ginocchio è un intervento grave e complesso: il suo risultato è sempre legato al capitale osseo rimanente (che avrà il compito di sostenere il nuovo impianto) e alla presenza o no di infezione peri-protetica.
La sostituzione di una protesi totale di ginocchio può essere necessaria quando:
In caso di infezione, può essere necessario effettuare la sostituzione in due tempi:
L’evoluzione delle tecniche chirurgiche e degli impianti protesici permette attualmente di ridurre notevolmente il peso di questo tipo di interventi.
La durata del ricovero nel reparto di chirurgia è di 2-3 giorni, salve casi particolari.
La ripresa del carico parziale avviene dopo 2-3 giorni ed il ritorno alla normalità è previsto tra 45 e 90 giorni dopo l’intervento.
Questo intervento necessita di una diagnosi precisa che è resa possibile grazie agli esami radiogafici di base e agli esami para-clinici come la scintigrafia ossea e l’esame TAC. In caso di sospetta infezione della protesi, è spesso realizzato prima dell’intervento un agoaspirato nella cavità articolare per effettuare un prelievo di liquido e una ricerca di germi patogeni.
I rischi relativi a questo tipo di intervento sono in gran parte controllati, previ esami preoperatori completi, e grazie alla scelta di una tecnica chirurgica e al materiale più adatto alla situazione del paziente.
Ad eccezione di casi particolari di sostituzione di una protesi monocompartimentale con una tricompartimentale (spesso di prima intenzione), la scelta della protesi di revisione di ginocchio verrà fatta in funzione della qualità ossea e della buona tenuta dei legamenti laterali.
Nei casi di un’instabilità importante della protesi dovuta ad un deficit dei legamenti, la scelta si orienterà verso un tipo di protesi vincolata (i movimenti si effettuano intorno ad un perno centrale che unisce femore e tibia).
La modularità delle protesi di revisione permetterà di compensare nella maggior parte dei casi le lesioni ossee dovute alla prima protesi; l'aggiunta di chiglie femorali e/o tibiali permetterà di migliorare la stabilità dell'impianto.