Le superfici articolari sono ricoperte da cartilagine. Tra due cartilagini, il liquido sinoviale assume una funzione di protezione grazie alle sue caratteristiche di elasticità e di lubrificazione.
Nei casi di artrosi, le qualità del liquido sinoviale sono alterate e non gli permettono di svolgere il ruolo di "ammortizzatore" tra le superfici cartilaginee.
La viscosupplementazione consiste in un'infiltrazione intrarticolare di acido ialuronico che è un componente essenziale del liquido sinoviale; viene effettuata al fine di migliorare l’elasticità e la viscosità.
Questa infiltrazione, effettuata in un’articolazione facilmente accessibile come il ginocchio, si esegue abitualmente in ambulatorio con le massime precauzioni di asepsia.
Se eseguita in un’articolazione profonda come l’anca, necessita di controllo controllo ecografico o radioscopico che assicuri la precisione del gesto garante dell’efficacia.
La viscosupplementazione non è una cura dell’artrosi, ma ne diminuisce i sintomi e migliora il confort.
Il beneficio è spesso immediato e può prolungarsi negli otto-dodici mesi a seguire.
L’efficacia massima si ottiene allo stadio iniziale dell’artrosi.
Il PRP (plasma ricco di piastrine) è un potente concentrato di fattori di crescita in grado di stimolare la rigenerazione dei tessuti.
Si ottiene grazie a una tecnica che prevede la centrifugazione del sangue autologo (cioè prelevato dallo stesso paziente) all’interno di un processo che termina con la produzione di una parte di plasma ad alta concentrazione di piastrine.
È importante sottolineare che, per poter eseguire tale terapia, la struttura deve possedere l’autorizzazione all’utilizzo di emoderivati. Il PRP, anche definito gel di piastrine (gdp), in base alla normativa nazionale attualmente vigente può essere preparato solo nei servizi trasfusionali (ST).