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Protesi totale di ginocchio

I MODI E I TEMPI DELL'INTERVENTO E DELLA DEGENZA

Protesi totale di ginocchio: un intervento oggi molto più semplice e sicuro

L’artroprotesi totale di ginocchio è diventato un intervento di “routine”, ma deve sempre rispettare procedure precise di preparazione e realizzazione per ottenere il risultato augurato.

La durata massima della degenza è di dieci giorni, con un percorso chirurgico-riabilitativo integrato che permette al paziente il ritorno a domicilio con un'ottima autonomia ed una terapia medica alleggerita.

Tuttavia, se lo desidera, il paziente può tornare al proprio domicilio a partire dal terzo giorno dopo l'intervento, con l’appoggio di un organizzazione familiare.

L’intervento consiste nella sostituzione della superficie articolari distrutte dall’artrosi o da altre patologie.

La protesi comporta componenti metalliche che dovranno essere posizionati sull’osso, dopo la realizzazione di tagli e sagomature specifici, necessari per ottenere la buona fissazione della protesi.

La pianificazione preparatoria, la versatilità e la precisione degli strumentari specifici di posizionamento delle protesi di ginocchio moderne rendono più sicura questo intervento.

La grande maggioranza degli impianti sono in lega di Cromo-Cobalto e la loro fissazione all’osso è assicurata da cemento acrilico. In certi casi, possono essere utilizzati componenti con fissazione biologica senza cemento.

La scelta della protesi è personalizzata per ogni paziente:

  • sulla base della deformazione articolare,
  • dell’importanza della distruzione cartilaginea,
  • dell’età
  • e della qualità ossea del soggetto.

Solo quando le lesione alla cartilagine sono limitate ad uno o due compartimenti articolari, si può valutare la possibilità di impiantare una o - in certi casi particolari - due protesi monocompartimentali.

Il materiale utilizzato per la protesi di ginocchio tri-compartimentale

La protesi totale di ginocchio (o protesi tri-compartimentale) sostituisce totalmente le superfici articolari del ginocchio che sono distrutte.

Il design di una protesi è molto simile ad un ginocchio naturale.

Ad eccezione dei casi in cui le deformazioni sono molto gravi, le protesi impiantate di prima intenzione sono delle protesi con pochi vincoli (quindi meno esposte all’usura) dette "a scivolamento".

Noi utilizziamo abitualmente delle protesi postero-stabilizzate, che si compongono di tre elementi:

  • Una componente femorale che ricoprire l’articolazione a livello del femore. Questa può essere o non essere cementata all’osso. Il materiale utilizzato è quasi sempre una lega di Cromo-Cobalto, salve casi specifici.
  • Un piatto tibiale che viene posizionato sulla tibia e che, a seconda dei modelli, può essere o meno cementato. Il materiale utilizzato è quasi sempre una lega di Cromo-Cobalto, salve casi specifici.
  • Una componente intermedia, denominata inserto femoro-tibiale, destinata a permettere il movimento tra i due precedenti, assicurando una certa stabilità all’articolazione. La sua struttura è in polietilene. Può essere fissata sul piatto tibiale oppure essere mobile.

Quando viene deciso di procedere anche alla sostituzione della rotula, gesto che noi scegliamo frequentemente, viene cementato sulla rotula un quarto componente in polietilene, il bottone rotuleo.

 Protesi mono-compartimentale  Radiografia post-operatoria fronte Radiografia post-operatoria di profilo
Protesi totale di ginocchio Radiografia pre-operatoria Radiografia post-operatoria

Il materiale utilizzato per la protesi di ginocchio mono-compartimentale

Questo tipo di protesi è destinato a sostituire uno dei tre compartimenti del ginocchio.

Nella quasi totalità dei casi si tratta del compartimento mediale o di quello laterale.

Il materiale utilizzato è nella grande maggioranza dei casi una lega di cromo-cobalto. La misura e il design è conformato all’anatomia del segmento articolare interessato.

 Protesi mono-compartimentale  Radiografia post-operatoria fronte Radiografia post-operatoria di profilo
Protesi mono-compartimentale Radiografia post-operatoria di fronte Radiografia post-operatoria di profilo