L’intervento di protesi totale di ginocchio è di gran lunga il caso più frequente: le componente della protesi rispettano i legamenti collaterali e la stabilità della protesi (affidata ai legamenti e al design della stessa) non necessita di fittoni intra-ossei.
Nei casi di utilizzo di protesi vincolate (a cerniera o a perno rotante), la procedura prevede spesso il sacrificio dei legamenti collaterali e la ricerca di una fissazione più distale delle componenti femorale e tibiale, con l’utilizzo di fittoni di dimensione variabili. In questi casi, la stabilità dell’articolazione è assicurata dalla protesi stessa.
La nostra équipe utilizza di preferenza la via di accesso mini invasiva mid-vastus: nei casi semplici l’incisione è di circa 15 cm di lunghezza, situata sulla parte anteriore del ginocchio.
Attualmente la pianificazione di una protesi totale di ginocchio si effettua attraverso una teleradiografia degli arti inferiori sotto carico che permette di calcolare l’angolo di correzione della deformazione in varo o valgo, per potere regolare lo strumentario della protesi prima di iniziare i tagli ossei.
L’utilizzo sempre più frequente dell’esame TC permetterà (in tempi brevi) di poter eseguire la pianificazione in tre dimensioni.
Per la protesi totale del ginocchio, l’anestesia di base è loco regionale (spinale) per assicurare l’assenza di dolori per circa le 3 prime ore .
In sala operatoria, il personale medico e paramedico procederà alla preparazione dell’intervento con il paziente posizionato in decubito supino.
L’équipe delimiterà, dopo un’accurata disinfezione, il campo operatorio (zona dell’incisione) con dei teli sterili. La zona verrà quindi ricoperta da una pellicola adesiva sterile che sarà incisa insieme alla pelle per isolare la cicatrice.
L’utilizzo di un laccio emostatico può essere necessario prima della cementazione delle componente protesiche e, talvolta, durante la totalità dell’intervento.
Prima di iniziare l’intervento, il personale della sala operatoria provvederà alla check-list operatoria, procedura obbligatoria che consiste nelle opportune verifiche:
Per accedere all’articolazione del ginocchio sono possibili diversi vie di accesso. Il chirurgo tiene conto di una eventuale cicatrice preesistente, ma anche della gravità e del tipo di deformazione (varismo o valgismo). L’obiettivo è di poter esporre al meglio l’articolazione preservando al massimo l’apparato estensore del ginocchio (quadricipite e tendine rotuleo).
Se il ginocchio non presenta cicatrici, la pelle verrà incisa al centro del ginocchio, nell’asse della gamba, e la cicatrice finale sarà di 12-18 cm.
Quando l’articolazione è aperta, viene effettuato un esame delle lesioni, quindi il ginocchio viene preparato per ricevere la protesi conformemente alla pianificazione pre operatoria.
I tagli ossei che vengono realizzati tengono conto di due punti fondamentali:
I tagli ossei vengono realizzati con l’aiuto di uno strumentario specifico al modello di protesi che utilizza dei riferimenti anatomici affidabili, per il preciso posizionamento delle diverse guide da taglio.
In certi casi particolari è necessari richiedere delle guide di taglio custom mono uso, per migliorare il posizionamento della protesi.
Certe strumentazioni fanno appello all’informatica per il posizionamento delle guide (chirurgia assistita dal computer); il beneficio di queste nuove tecniche non è ancora rigorosamente provato.
Durante tutto il procedimento il chirurgo valuta la stabilità e la mobilità del ginocchio. Quando tutti i tagli sono realizzati, procede al posizionamento degli impianti di prova, per verificare la correzione delle deformazione e la mobilità articolare.
Dopo aver controllato e convalidato questa scelta, vengono posizionati gli impianti definitivi (Condilo, Piatto Tibiale, Inserto e Bottone rotuleo) ed il ginocchio viene richiuso.
In certi casi, per evitare il formarsi di un ematoma, viene introdotto un drenaggio nell’articolazione al momento della sutura ,che verrà rimosso dopo 24-48 ore.
Dopo il posizionamento di una medicazione compressiva il “risveglio” del paziente controllato dagli anestesisti, il tecnico radiologo effettuerà una radiografia che i chirurghi provvederanno a visionare prima di autorizzare il rientro in camera.
Come tutti gli interventi, anche l’impianto di protesi totale di ginocchio può presentare delle complicanze. La nostra principale preoccupazione è quella di assicurare la prevenzione (esami pre e post operatori) e di ridurre al minimo le conseguenze attraverso uno screaning precoce e il controllo dei pazienti.
Il trattamento anticoagulante sarà prolungato per tutto il periodo del ricovero e per una durata totale di 45 giorni.