Dottore, quanto peserò con la mia protesi d’anca?
Il peso della protesi di anca: una curiosità legittima. Ecco una delle domande che i pazienti pongono più frequentemente!
Perché Pytheas? Per ricordare la nostra città, Marsiglia, da dove partì il geografo greco Pytheas per esplorare i mari del Nord nel 325 AC.
Siamo un gruppo di medici chirurghi francesi e italiani con più di trent'anni di esperienza nel trattamento completo delle articolazioni, in particolare dell’anca e del ginocchio.
Lo Studio Ortopedico Pytheas si avvale della collaborazione di un'équipe di professionisti:
Proponiamo un approccio multidisciplinare ad ogni problematica, perché per noi è importante considerare (ed esaminare) ogni singolo paziente nel suo "essere", nella sua complessità di individuo, oltre che per una specifica patologia.
Ogni persona è unica: fisicamente, psicologicamente e socialmente; ed è nostro dovere di medici tener conto della sua "storia", per accompagnarlo fino al migliore recupero possibile (nei tempi più rapidi) basandoci sulla nostra pratica clinica.
Del resto, l’analisi storica ed epistemologica mostra la natura specifica dei concetti di "normalità" e di "patologia" e l'impossibilità di ridurli solo ad un approccio oggettivistico: crediamo che una medicina intesa come puramente "scientifica" porti a sostituire l’idea di «cura» con quella di «riparazione».
I fattori di rischi - come le aspettative - sono sempre diverse per ogni paziente: che si tratti di un ottantenne sano e sportivo piuttosto che di un giovane sovrappeso (e/o diabetico): il nostro compito è ascoltare con attenzione, valutare e condividere le diagnosi e le prognosi. Perché, senza una visione "umanistica", la medicina non può essere una vera scienza.
Per noi i pazienti non possono essere inseriti in "protocolli": sono questi ultimi a doversi adattare a ciascun individuo.
Quando le terapie fisiche, farmacologiche e/o infiltrative non sono più efficaci, proponiamo il nostro approccio chirurgico, che definiamo come Slow Agressive Surgery.
Questo comporta:
È importante ricordare che il termine chirurgia mininvasiva non ci si riferisce esclusivamente alla lunghezza della cicatrice ma, soprattutto, alla massima riduzione possibile di ogni lesione tessutale necessaria all’esecuzione dell’intervento.
Noi siamo convinti che tutto il processo non debba essere orientato esclusivamente ad una drastica riduzione dei tempi di degenza ma, piuttosto, verso un’ottimizzazione delle risorse, per rendere ogni intervento più sicuro, con un decorso clinico adattato ai ritmi del paziente, per un ritorno a casa in sicurezza.
Per rissumere con un esempio concreto la nostra convinzione: ridurre la degenza a 3 o 4 giorni, per un intervento chirugico che porterà ad una condizione di benessere per circa 20 anni, non è di fatto un valore aggiunto importante per il paziente (salve specifiche esigenze personali). La sicurezza e la fiducia nelle proprie capacità, sì.
Il peso della protesi di anca: una curiosità legittima. Ecco una delle domande che i pazienti pongono più frequentemente!
La lussazione della protesi di anca è una delle prime complicanze di questo intervento chirugico, considerato oggi come molto sicuro e privo di rischi.
Circa il 10-15 % della popolazione soffre di allergia ai metalli (una delle allergie dette "da contatto"). Questa consiste in un'iper sensibilizzazione della pelle ai metalli, in particolare al Nichel (14%), seguito poi da Cromo e Cobalto (1-2%).