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Slow Aggressive Surgery: la chirurgia mininvasiva

Nel nostro percorso professionale abbiamo sempre cercato a rendere l’atto chirurgico il meno traumatizzante possibile:

  • con una riduzione progressiva della lunghezza della cicatrice (risparmio della cute):
  • poi con il cambiamento delle via di accesso intra-articolare anteriore per l’anca e midvastus per il ginocchio ( risparmio tessutale)
  • e da circa 7 anni utilizziamo le risorse della medicina naturale per migliorare la preparazione dei nostri pazienti.

Che cos'è per noi oggi la chirurgia mininvasiva

Fino ad arrivare, oggi, al percorso Slow Agressive Surgery che comprende:

  • una preparazione del paziente con fitoterapia a base di Silicio Organico 1 mese prima e dopo l’intervento;
  • terapia antinfiammatoria naturale con Arnica Compositum e miorilassante naturale con Cuprum, da iniziare rispettivamente 10 e 3 gg prima dell’intervento;
  • la scelta della via di accesso articolare la meno traumatisante per i tessuti peri articolari dopo una pianificazione accurata dell’intervento per ridurre i tempi di prova allo stretto necessario;
  • la gestione scrupolosa dei protocolli di anticoagulazione e l’uso delle tecniche moderne per la diminuzione del sanguinamento, salve contro-indicazioni, con l’acido tranexamico;
  • la gestione del dolore con infiltrazioni locale per operatorie, infusore intra venoso auto gestito poi con antidolorifici per os rispettando il dosaggio minimo e modulabile necessario per preservare il suo organismo di eventuali intossicazioni;
  • la fisioterapia pre operatoria (con esercizi di stretching muscolare, preparazione all’utilizzo degli ausili e dei spostamenti dal letto) e post operatoria con verticalizzazione veloce e recupero della deambulazione in ritmo reciproco come dell’uso delle scale in pochi giorni.

Slow Aggressive Surgery a Villa Ulivella

Un incontro, riservato ai medici chirurghi, sulle nuove tecniche di chirurgia mininvasiva per le protesi d’anca e di ginocchio.

Il 27 e 28 Novembre 2015, lo Studio Ortopedico Pytheas ha organizzato la prima edizione degli Incontri di Villa Ulivella sul tema Slow Aggressive Surgery.

La prima giornata è stata dedicata alle comunicazioni che abbracciavano l’intero percorso del paziente operato di PTA o PTG.

Dopo il benvenuto del rappresentante della direzione di Villa Ulivella, il ragionier R. Baronti, il dottor B. Gassend ha esposto ai partecipanti il concetto di Slow Aggressive Surgery: chirurgia mininvasiva che implica una preparazione specifica del paziente ad un intervento che sarà poi realizzato nel rispetto dei tessuti muscolari ed ossei.

Il dottor G. Attanasio, responsabile del reparto di medicine integrata di Villa Ulivella, ha spiegato in modo dettagliato i punti salienti per la preparazione del paziente all’intervento di protesi articolare mininvasiva:

  • un’accurata valutazione pre-operaratoria (commorbidità, correzioni di anemia, prevenzione trombo-embolica),
  • l’utilizzo della fitoterapia 30 giorni prima dell’intervento (silicio organico) per migliorare la qualità della matrice del collagene con benefici sull’elasticità e la resistenza dei tessuti,
  • la prescrizione di una terapia omeopatica 10 giorni prima dell’intervento a base di arnica, che agisce come antinfiammatorio naturale con benefici su dolore e edema postoperatorio.

Una parte della comunicazione è stata dedicata alle regole d’igiene di vita da rispettare prima dell’intervento:

  • stop al fumo e stop ai FANS,
  • esercizi di stretching muscolare. Pianificazione protesi d'anca

Il dottor B. Gassend ha eseguito in diretta la pianificazione di una protesi totale di anca utilizzando un apposito software che si basa sull’analisi della tomografia assiale computerizzata (TAC). Tale metodologia permette al chirurgo di eseguire l’intervento in modo virtuale tenendo conto di una visualizzazione in 3D con benefici sulla conoscenza del caso da operare e sulla scelta della taglia della protesi con un affidabilità di circa il 98%.

L’ingegnere V. Leclerc, specialista per la pianificazione 3D della protesi di ginocchio, ne ha esposto i dettagli e ha illustrato l’attuale possibilità di realizzare uno strumentario mono-uso, su misura per ogni paziente, con le stampanti 3D per la protesi di ginocchio. Tale metodologia riduce l’aggressione chirurgica grazie a:

  • l’assenza di guide intramidollari,
  • la conseguente riduzione delle perdite sanguine.

Il dottor J.Y.Arlaud ha spiegato ai colleghi le motivazioni della nostra scelta di accesso per via anteriore mininvasiva nelle protesi d’anca di prima intenzione:

  • posizionamento del paziente in decubito supino, che diminuisce lo stress delle articolazioni sacro iliache;
  • percorso chirurgico tra i muscoli fino all’articolazione senza nessuna lesione dei muscoli glutei e dunque ottima stabilizzazione della protesi;
  • ottimo controllo della lunghezza degli arti inferiori per evitare l’eterometria;
  • possibilità di eseguire interventi bilaterale in un unico tempo operatorio. Protesi di ginocchio: guide

Il dottor P.O. Pinelli ha messo in evidenza i vantaggi derivanti dall’utilizzo di una via d’accesso mininvasiva per le protesi di ginocchio, con rispetto dell’apparato estensore garante di una stabilità immediata. Secondo la nostra esperienza:

  • l’abbandono dell’utilizzo del laccio emostatico per-operatorio comporta una riduzione dell’edema post-operatorio e del dolore;
  • l’utilizzo delle nuove guide di taglio su misura permettono di evitare l’apertura del canale femorale, diminuendo così i rischi di sanguinamento;
  • la precisione della pianificazione 3D consenti di effettuare una resezione ossea minimale e di conservare così il capitale osseo del paziente.

La seconda giornata è stata dedicata a sedute operatorie in live surgery, dove i partecipanti hanno potuto assistere in diretta a:

  • UN INTERVENTO DI PROTESI D’ANCA PER VIA ANTERIORE MININVASIVA (DOTT. J.Y.ARLAUD E B. GASSEND),
  • UN’INTERVENTO DI PROTESI DI GINOCCHIO PER VIA MIDVASTUS MININVASIVA CON GUIDE DI TAGLIO SU MISURA MONO-USO (DOTT. P.O.PINELLI E B. GASSEND).
Commenti
Donato Vito Saverio Rodolfo Calò
5 MARZO 2020 A 16:46
Ho quasi 60 anni, sono un ex sportivo con coxartrosi bilaterale e necrosi, peso kg 68 per 1, 72 di altezza. Vorrei cortesemente sapere se il dott gassend utilizza anche la tecnica di rivestimento dell’anca o artroplastica.
Dottor Bernard Gassend
6 MARZO 2020 A 21:32
Gentile signor Calò, come studio abbiamo deciso di non impiantare protesi di rivestimento per il rischio di reazione “Metallo-Metallo” con aumento dei valori ematici digli ioni metallici.
Al nostro parere la valutazione costo biologico/ beneficio non è in favore di questo tipo di rivestimento. Sono rimasti ancora qualche centri specializzati a Bologna e Milano che adoperano questa tecnica, ma la tendenza generale è più su accoppiamenti ceramica – ceramica o ceramica – polietilene.
Cordiali saluti.
Dott. B. Gassend
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